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sabato 31 gennaio 2009

Maroni: "Traffico di organi di minori in Italia"

Maroni: "Traffico di organi di minori in Italia"

Il Ministro degli interni italiano lancia l'allarme

30.01.2009 18:01:44

Roma - "Traffici di organi di minori sono presenti e sono stati rintracciati in Italia. Uno dei mezzi più efficaci che useremo adesso sarà l'attuazione dell'accordo internazionale di Prum che istituisce in Italia la banca dati nazionale del DNA, potremmo contrastare meglio il fenomeno con questo strumento."

Questa è la pesante accusa lanciata questa mattina dal ministro degli interni Roberto Maroni intervenuto all'assemblea annuale dell'Unicef a Roma che, per inciso, era incentrata sul bilancio annuale.

Da questa affermazione subito il Centro Nazionale Trapianti ha voluto chiarire, ed era d'obbligo, per bocca del direttore, il dottor Alessandro Nanni Costa, che "la rete trapianti italiana è totalmente estranea a qualunque traffico di organi. Tutti gli organi prelevati nelle rianimazioni e utilizzati nei centri trapianto hanno un percorso, dal donatore al ricevente, chiaramente definito e immediatamente rintracciabile. In questo l'Italia è già pienamente adeguata agli standard di sicurezza europei, recentemente proposti dalla Commissione Europea e nessun organo, con provenienza sconosciuta, può entrare nella rete trapiantologica italiana. Le procedure di sicurezza del sistema trapianti in Italia garantiscono un'immediata allerta qualora si verificassero segnalazioni o richieste di assistenza da parte di pazienti che abbiano disponibilità di organi provenienti da paesi che non hanno misure di sicurezza conformi a quelle italiane ed europee."

A dare man forte al ministro Maroni è intervenuta anche la senatrice Maria Burani Procaccini, l'ex presidente della Commissione Bicamerale Infanzia, che ammette che "con Maroni abbiamo sempre lavorato bene già da quando lui era ministro del Wellfare ed è bello lavorare con lui a stretto gomito in un lavoro di squadra, poiché condividiamo le idee anche in questo senso, il dovere civile prima di tutto, entrambi ci siamo sempre impegnati e lo continueremo a fare. Io credo che il superiore interesse del fanciullo sia la cosa più importante e va sempre difeso. E' fondamentale nel discorso di Maroni il voler creare la banca dati del DNA per i bambini aggregati soprattutto ai campi Rom poiché vi è troppa discordanza tra il numero di coloro che entrano e di coloro che escono dal nostro Paesi, i numeri non tornano e questi non vengono mai registrati se non quando si iscrivono a scuola, ma sappiamo bene che molti di loro non frequentano le aule. Così si viene a creare una miriade di così detti ‘bambini oggetto', ‘bambini ombra' merce da comprare e vendere. Il traffico d'organi è un importante fenomeno da eliminare e combattere così come lo sfruttamento del lavoro e della prostituzione minorile. Se Maroni ha parlato così evidentemente ha dati precisi sui quali fondare le proprie idee. Il controllo del DNA e della impronta dell'iride è una cosa che molti hanno criticato e si è urlato allo scandalo quando è stata portata la proposta, ma molti Paesi già l'hanno introdotta e gli effetti positivi sono evidenti. Personalmente credo che sia importante anche per la salvaguardia dei nostri bambini e tutti i cittadini italiani, potrebbe facilitare il compito di ritrovare i bambini come Denise, scomparsi e mai ritrovati ai quali attualmente è difficile dare un volto. Con questa presa di responsabilità e questa accusa lanciata il ministro Maroni ha dato ancora una volta segnale della grande qualità e bontà del suo lavoro."

Intanto il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, non ha voluto rilasciare un commento sulle dichiarazioni del collega riservandosi evidentemente del tempo per pensare.

Il Telefono Azzurro da sempre in prima linea alla lotta contro i soprusi verso i minori ha preferito "non rilasciare dichiarazioni, ma faremo dei controlli e se ciò dovesse essere confermato sicuramente intavoleremo delle trattative e procedure con i vari ministeri interessati ed apparati statali per delle attività comuni di lavoro".

Anche nell'associazione umanitaria Save the Children ci fanno sapere "si stanno facendo tutti i controlli del caso per questa importante e grave accusa di Maroni, ma che per il momento non vi sono dichiarazioni".

Aspettiamo quindi di sapere i risultati di queste ricerche e verifiche, sicuramente approfondite, da parte di queste associazioni.



Giorgio Riccardi | News ITALIA PRESS

http://www.newsitaliapress.it/pages/dettaglio.php?id_lnk=5_149732

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