Nei disegni dei bimbi del Darfur
le prove dell'orrore del genocidio
"Una ricostruzione quasi fotografica dei massacri visti da occhi incolpevoli"
Servono a smentire la tesi del governo sudanese che nega ogni responsabilità
Bombe contro i civili, fosse comuni, decapitazioni, villaggi incendiati o distrutti, i sudanesi che attaccano con tank ed elicotteri e la popolazione che si difende con le frecce. Questo hanno visto i bambini del Darfur, e questo hanno raccontato in 500 disegni quelli tra loro che sono riusciti a fuggire e a trovare rifugio nei campi profughi del Ciad.
Adesso questi disegni saranno consegnati alla Corte penale internazionale che accusa il ministro degli Affari umanitari sudanese, Ahmed Muhammed Harun, e uno dei leader delle milizie janjaweed, Ali Mohammed Ali Abd-al-Rahman, di crimini di guerra.
Dai fogli e dalle matite colorate distribuiti ai bambini per distrarli mentre le loro madri venivano intervistate sulle atrocità che avevano visto durante la guerra è emersa una "prova", tanto involontaria quanto significativa del genocidio. Almeno questa è la speranza della organizzazione non governativa Waging peace che ha raccolto i disegni dei piccoli e li consegnerà alla Corte. "I bambini hanno fornito una registrazione fotografica", ha detto Rebecca Tinsley, direttore dell'organizzazione. "Quanto emerge dalle immagini supporta quello che sappiamo che sta accadendo in Darfur e contraddice quello che afferma il governo sudanese".
(3 agosto 2007)
http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/esteri/darfur/disegni-bimbi-1/disegni-bimbi-1.html
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